Giovedì 26 giugno alle 20:30 presso la Biblioteca Civica di Bodio Lomnago (VA), andrà in scena una serata speciale: “Le radici della dipendenza”, promossa dalla Consulta Giovani del Comune e organizzata in collaborazione con la comunità terapeutica Cascina Verde. L’obiettivo è chiaro: parlare di dipendenze in modo autentico, diretto, e soprattutto accessibile ai giovani.
Lo ha annunciato in diretta su Radio Village Network Sara Corti, referente della Consulta, durante l’ultima puntata della stagione di “Fuori dal Comune”, il talk show condotto da Stefano Dani. . Ospiti in studio anche due rappresentanti di Cascina Verde: la responsabile Raffaella Frangi e l’educatore Luca Vitolo, che hanno anticipato i contenuti dell’incontro.
Non solo droghe: il volto contemporaneo della dipendenza
Durante l’intervista si è parlato di quanto il concetto di dipendenza si sia evoluto. Non si tratta solo di sostanze stupefacenti, ma anche di alcol, gioco d’azzardo, disturbi della personalità e – sempre più frequentemente – uso eccessivo dello smartphone.
“Nel 2025 – sottolinea Raffaella Frangi – la dipendenza più sottovalutata è proprio quella dal cellulare. È una forma di controllo e disconnessione emotiva spesso trascurata, ma presente ovunque”.
Anche il gioco d’azzardo e le dipendenze comportamentali stanno diventando sempre più frequenti, specialmente tra gli adolescenti.
La vita in comunità: accoglienza e relazione
Nella Comunità di Azzate, Cascina Verde ospita persone dai trent’anni in su, mentre a Milano sono accolti pazienti più giovani, a partire dai diciotto anni. E in entrambe le comunità, il primo gesto nei confronti delle persone che arrivano è allo stesso tempo semplice e di grande valore: fare il letto.
“Sembra banale – dice Raffaella Frangi– ma è un gesto simbolico. Significa: da oggi sei qui, questo è il tuo spazio, iniziamo insieme”.
La relazione è al centro del metodo terapeutico: vivere accanto ai pazienti, condividere i pasti, le letture, le chiacchiere. A raccontare la figura dell’educatore è Luca Vitolo:
“L’educatore non è dietro una scrivania, ma costruisce una fiducia quotidiana con il singolo paziente e all’interno del gruppo. Il gruppo è una risorsa fondamentale, ma va anche gestito. Perché chi arriva porta con sé una relazione malata, e noi lavoriamo per costruirne di nuove, sane”.
E nel cementare il gruppo, Cascina verde dà un grande valora anche allo sport, dalla pallavolo alla palestra, attività per cui la struttura è attrezzata.
La dipendenza: un problema che riguarda tutti
Uno dei punti più forti emersi durante l’intervista è che la dipendenza non ha età, né classe sociale. Non è più un fenomeno relegato a contesti “difficili” come accadeva negli anni ‘70. Le richieste di aiuto arrivano da ogni parte della società.
“A volte – aggiunge Frangi – ci troviamo di fronte a persone che erano già seguite da giovani, ma che per mille motivi non hanno ricevuto l’intervento giusto al momento giusto”.
E proprio per questo l’obiettivo della serata è la prevenzione, parlando ai ragazzi, ai genitori, agli insegnanti: offrire strumenti, osservare i segnali, non banalizzare certi comportamenti e agire prima che sia troppo tardi.
La durata del percorso
Quanto dura un percorso in comunità? La risposta ufficiale data dai regolamenti di Regione Lombardia è 18 mesi, prorogabili di altri 6. Ma la verità è che non esistono tempi uguali per tutti. Ringraziando il Comune di Bodio Lomnago e Radio Village Network, vi diamo Appuntamento quindi a giovedì 26 giugno, ore 20:30, Biblioteca Civica di Bodio Lomnago. Una serata per capire, riflettere e, magari, fare il primo passo verso un cambiamento vero. Soprattutto di mentalità: perché le dipendenze non sono un vizio, ma una malattia.
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