Il lavoro nelle serre è parte del percorso di recupero di Cascina Verde

IL LAVORO COME STRUMENTO DI RECUPERO

Il lavoro è un momento importante del percorso di recupero dei pazienti di Cascina Verde. Sotto la guida del nostro agronomo Marco Brugnetti, i ragazzi e le ragazze della comunità di Milano imparano a prendersi cura dei fiori che potete scegliere dal lunedì al venerdì venendoci a trovare nelle nostre serre. E nella comunità di Azzate, ogni giorno gli ospiti svolgono operazioni di finitura e di assemblaggio per alcune aziende del territorio.

IL LAVORO E IL REINSERIMENTO

Queste esperienze, con il rispetto dei turni stabiliti e l’accuratezza nello svolgimento dei compiti affidati a ognuno, rappresentano un primo passo verso il reinserimento nella società, che passa principalmente dal lavoro retribuito. 

Il lavoro retribuito è un elemento cardine nei percorsi di reintegrazione sociale, poiché implica gratificazione personale, costruzione dell’identità, gestione delle aspettative affettive e confronto con limiti fisici ed emotivi. Si pone quindi la domanda: “Perché offrire un lavoro? Quale autonomia possiamo immaginare per persone con storie spesso segnate da fratture?”

Le problematiche relative alla dipendenza  sono spesso associate a basse competenze professionali e a percorsi scolastici interrotti. Le opportunità lavorative, provenienti prevalentemente dal mondo della solidarietà sociale, tendono a essere temporanee, poco retribuite e rischiano di alimentare sentimenti di sfruttamento e stigmatizzazione, riducendo l’autostima e rafforzando la dipendenza da sostanze.

IL LAVORO E L’ESPERIENZA PERSONALE

In base alle risorse individuali e alla gestione quotidiana di sé, si avvia un percorso di ricerca occupazionale, che rappresenta una sfida significativa. Avere un lavoro permette di progettare il futuro, migliorare le relazioni affettive e recuperare un’immagine di sé più positiva. È essenziale coinvolgere la rete territoriale (sportelli lavoro, servizi sociali, tirocini, formazione) e supportare il soggetto nella stesura del CV, nella selezione degli annunci e nella gestione emotiva dei colloqui.

Se l’individuo possiede già una professionalità, è importante esplorare il legame tra il lavoro e l’uso di sostanze come strategia di gestione dello stress. Questi rischi devono essere affrontati consapevolmente per evitare ricadute. In alcuni casi, sarà necessario un tempo più lungo di inserimento lavorativo per permettere alla persona di scegliere percorsi più sostenibili e abbandonare aspettative irrealistiche.

IL LAVORO E LA VITA QUOTIDIANA

Nell’attività lavorativa gli elementi che si andranno a monitorare e verificare nel tempo e su cui il soggetto stesso dovrà imparare ad autovalutarsi saranno il grado di aderenza e gratificazione in merito al lavoro scelto,le competenze e abilità in merito alla funzione specifica, la puntualità,la continuità, l’impegno,il rispetto di alcune regole dichiarate,la relazione con pari e i superiori. 

Su questo la persona non deve smarrire continuità durante la giornata e la settimana, traducibile in concreto nell’ordine e nella pulizia sia propria che dell’ambiente di vita, nelle modalità di relazionarsi con i compagni e con gli operatori, nel rispetto di appuntamenti al servizio o alle visite mediche territoriali. 

In altre parole il lavoro non deve diventare un’esperienza totalizzante che inghiotte ma un ponte che permette di fare progetti e di sperimentare benessere, definendo un tempo per l’investimento su di sé di tipo esecutivo e finalizzato, e permettendo un tempo di altra natura, di svago, in cui la persona deve occuparsi maggiormente della sua autogratificazione, con spontaneità e ritmi più lenti, il tempo per sé.

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