Adolescenza: dipendenza o trasgressione?

Adolescenza: dipendenza o trasgressione?

Il secondo incontro online dedicato all’adolescenza dal Centro Agnesi si è svolto martedì 29 Novembre, e ha visto coinvolti, in un colloquio tra esperti, la psicologa Claudia Povoleri e il suo ospite della serata, il dottor Fabio Preziati, specializzato in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica e promotore di attività di prevenzione presso gli aiuti scolastici.

La diretta, recuperabile sulla pagina Facebook di Cascina Verde e Centro Agnesi, vuole sensibilizzare riguardo Il malessere diffuso nelle nuove generazioni, che cerca di essere affrontato dai ragazzi spesso con modalità non pienamente funzionali: una di queste sono le dipendenze, che non riguardano solo le sostanze ma anche gli aspetti comportamentali. 

Andando subito a tranquillizzare i genitori, sottolineando che il contatto non significhi sicuramente lo sviluppo di una dipendenza futura, Fabio Preziati ci introduce l’adolescenza, definendola un’età in cui si sperimenta, e sicuramente in cui si può manifestare il contatto sia con le sostanze sia con i comportamenti non perfettamente adattivi. 

Su tutti, gli argomenti che più hanno colpito gli ascoltatori riguardano le motivazioni della manifestazione di tali dipendenze proprio in età adolescenziale e il fenomeno dell’internet addiction, con tutte le conseguenze che portano con sé: il desiderio di trovare piacere, il bisogno di colmare una mancanza, la necessità di essere al livello del gruppo dei pari.

Parte tutto da una fase di sperimentazione e divertimento, e si conclude con una dipendenza, che altro non è se non una continua ricerca di un piacere ormai svuotato. Ed è proprio questa privazione sensoriale, descrittaci da Fabio Preziati, che deve essere prevenuta attraverso l’attenzione  e il dialogo dei genitori.

Entrambi gli esperti concordano sull’importanza di non rendere tabù l’argomento, non normalizzando la situazione ma provando ad ascoltare per capire il pensiero dei ragazzi.

L’azione deve considerare un’attenzione preventiva, non obbligatoriamente riparatoria: dare ascolto e sfogo alla loro quotidianità, cercando di capire quali siano le istanze dei ragazzi e i loro bisogni. Lo stesso Fabio Preziati consiglia di Avvicinarsi ai figli, ascoltandoli e sottolineando rischi e conseguenze delle loro azioni, per intercettare quale sia il bisogno sottostante e capire eventualmente se recarsi da una professionista del settore.

Non bisogna sostituirsi ad un terapeuta, né tantomeno fare uso dei canali della paura che con gli adolescenti, sempre alla ricerca del brivido, non funzionano.

Vi consigliamo di andare a riprendere la diretta, così da poter approfondire le sostanze (su tutti la più pericolosa è l’alcool) i loro sintomi e conseguenze. Vi ricordiamo inoltre, in caso di necessità di consulenza, di contattarci attraverso i canali di Cascina Verde o Centro Agnesi. A questo link, invece, trovate il resoconto del primo incontro sull’adolescenza.