Giardino di marzo: mani nella terra!

IL GIARDINO DI MARZO

Evidente omaggio a una delle più belle canzoni di Lucio Battisti, il titolo Il Giardino di Marzo è la seconda puntata del nostro calendario dei lavori da eseguire nell’orto e nel giardino mese dopo mese.

I ragazzi che sono ospiti della nostra comunità lo stanno seguendo sotto la guida di esperti agronomi, che li hanno guidati anche nella costruzione di una bellissima serra sotto cui hanno provveduto alla semina di pomodori, zucchine, peperoni e spinaci.

Le piantine germogliate, cioè che hanno già fatto crescere due foglioline, sono state sottoposte alla ripicchettatura, cioè al trapianto in vasetti più grandi.

Intanto, sono state preparate le prode, cioè le sezioni dell’orto: nella serra grande le prode sono tutte rialzate, ed è qui che saranno messe definitivamente a dimora le piantine dell’orto.

Passando al giardino di marzo, dopo aver potato le rose come descritto nel post di febbraio è il momento di mettere a dimora eventuali piante appena acquistate. Dopo aver preparato accuratamente il terreno, con la giusta dose di torba e di terriccio, ricordatevi di proteggere le radici con un telo di tessuto/non tessuto per proteggerle dalle ultime gelate, che a marzo sono ancora possibili.

Molti sono i semi che si possono iniziare e mettere nel terreno, dai garofani alle semplici portulache, e numerosi i fiori bulbosi che hanno già iniziato a spuntare (ricordatevi di togliere i fiori non appena saranno sfioriti), dai giacinti alle acetoselle i cui fiori foglie eduli potranno colorare le tenere insalatine novelle che saranno pronte per il pranzo di Pasqua.

Pasto che ovviamente concluderete con le delizie che sicuramente avrete già acquistato sul sito di Bennati: colombe, uova di pasqua, biscotti, ovetti di cioccolato… E arrivando sul sito da questo link, il 10% dei vostri acquisti sarà donato a Cascina Verde, per sostenere le attività che vengono realizzate per aiutare i ragazzi a uscire dalle dipendenze e ad acquistare autonomia e capacità di riprendere in mano autonomamente la loro vita.